ARGOMENTI E STORIA DEL DIABETE

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STORIA DEL DIABETE

DALL'ETÀ ANTICA A QUELLA MODERNA

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RIASSUNTO

Il diabete è una malattia caratterizzata da un’alterazione del metabolismo degli zuccheri, che si manifesta con sintomi come eccessiva sete, fame, urina e dimagrimento. Il termine diabete deriva dal greco antico e significa “che passa attraverso”, in riferimento alla grande quantità di urina prodotta dai malati. Il primo documento che cita il diabete è il papiro di Ebers, scritto nell’antico Egitto nel 1552 a.C. Successivamente, il medico indù Susruta, nel IV secolo, distinse due forme di diabete: una giovanile e una adulta, che corrispondono ai moderni diabete di tipo 1 e diabete di tipo 2. Nel Cinquecento, Paracelso notò la presenza di una sostanza simile al sale nelle urine dei diabetici, mentre nel Seicento, Thomas Willis aggiunse l’aggettivo “mellito” per indicare il sapore dolce dell’urina. Nel Settecento, Matthew Dobson scoprì che lo zucchero era presente sia nel sangue che nelle urine dei diabetici, e John Rollo propose una dieta povera di carboidrati per controllare la malattia. Nel 1869, Paul Langerhans individuò delle cellule particolari nel pancreas, chiamate isole di Langerhans, che si rivelarono essenziali per la produzione di insulina, l’ormone che regola il livello di glucosio nel sangue. Nel 1921, Frederick Banting e Charles Best isolarono l’insulina dal pancreas di un cane e la iniettarono a un ragazzo di 14 anni affetto da diabete, salvandogli la vita. Da allora, la ricerca sul diabete ha fatto enormi progressi, sia nella diagnosi che nella terapia, con lo sviluppo di strumenti come i glucometri, le pompe insuliniche e i trapianti di cellule pancreatiche. Oggi, il diabete è una delle malattie croniche più diffuse nel mondo, ma può essere gestito efficacemente con una corretta alimentazione, attività fisica e monitoraggio costante.



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